El Hierro l'isola che non c'è
Ieri, mercoledì, scendemmo a La Restinga. Otto giorni dopo l'evacuazione dei suoi abitanti. Questo paesino di pescatori si ritrova all'improvviso sui periodici di tutto il Mondo a causa della presenza nelle vicinanze di centinaia di giornalisti che non sperano altro che finalmente un vulcano emerga dal mare che lo copre. Peccato solo che il vulcano sembra in una fase di stallo, tanto che diminuisco, secondo gli esperti, le possibilità che avvenga presto un'eruzione.
Questo paese un tempo di pescatori al momento è privo di barche, senza gente per le strade e nelle acque del porto i pesci galleggiano inerti. Scrivo seduto in una strada che sino ad un mese fa brulicava di turisti, di appassionati di diving, ma che adesso sembra essere diventato un paese fantasma. Si parla persino di una specie di fuga radioattiva che proviene dalle viscere del terreno di La Restinga.
Questa però è soltanto apparenza, perchè La Restinga risorgerà proprio come ha fatto tantissimi anni fa, semplicemente perchè i suoi abitanti sono di un'altra razza!
Ora, seduto di fronte ad un porto desolato, vuoto, senza barche, mi saltgono in mente i verso di un marinaio di Alberti:
"El mar, la mar. El mar, Solo la mar!
Perchè mi portasti, padre in città?
Perchè mi sottraesti al mare?
Nei sogni, la mareggiata mi trascina il cuore. lo vorrebbe con sè.
Padre, perchè mi portasti qua?"
Si, i marinai di La Restinga sono a terra, sopra a El Pinar, il paesino adiacente a La Restinga, dove ora si trovano tutti i giornalisti e dove quando tutto questo sarà passato, lo ricorderemo come un lieto sogno.
Però La Restinga custodisce un segreto. Sa bene come farlo scoppiare, perchè il male di oggi potrebbe rappresentare la salvezza di domani. Per questa ragione gli abitanti del luogo continuano a mostrarsi al Mondo come hanno sempre fatto, dimostrandosi sereni, allegri e vitali, aggrappati al loro bellissimo mare, come un figlio al capezzale della madre.
articolo di SERGIO GUTIÉRREZ, tradotto liberamente da Roberto D'Aprile
Questo paese un tempo di pescatori al momento è privo di barche, senza gente per le strade e nelle acque del porto i pesci galleggiano inerti. Scrivo seduto in una strada che sino ad un mese fa brulicava di turisti, di appassionati di diving, ma che adesso sembra essere diventato un paese fantasma. Si parla persino di una specie di fuga radioattiva che proviene dalle viscere del terreno di La Restinga.
Questa però è soltanto apparenza, perchè La Restinga risorgerà proprio come ha fatto tantissimi anni fa, semplicemente perchè i suoi abitanti sono di un'altra razza!
Ora, seduto di fronte ad un porto desolato, vuoto, senza barche, mi saltgono in mente i verso di un marinaio di Alberti:
"El mar, la mar. El mar, Solo la mar!
Perchè mi portasti, padre in città?
Perchè mi sottraesti al mare?
Nei sogni, la mareggiata mi trascina il cuore. lo vorrebbe con sè.
Padre, perchè mi portasti qua?"
Si, i marinai di La Restinga sono a terra, sopra a El Pinar, il paesino adiacente a La Restinga, dove ora si trovano tutti i giornalisti e dove quando tutto questo sarà passato, lo ricorderemo come un lieto sogno.
Però La Restinga custodisce un segreto. Sa bene come farlo scoppiare, perchè il male di oggi potrebbe rappresentare la salvezza di domani. Per questa ragione gli abitanti del luogo continuano a mostrarsi al Mondo come hanno sempre fatto, dimostrandosi sereni, allegri e vitali, aggrappati al loro bellissimo mare, come un figlio al capezzale della madre.
articolo di SERGIO GUTIÉRREZ, tradotto liberamente da Roberto D'Aprile