Ieri 9 Ottobre è andata in onda una interessantissima puntata di Presadiretta intitolata “Terra e Cibo”. Si è spiegato con molta chiarezza il perchè i contandini siano costretti ad abbandonare le colture di grano, ricattati da alcune assurde leggi italiane che come risultato finale non fanno altro che impoverire la categoria contandini e di conseguenza l'intero Stato italiano.
Dal servizio firmato da Lisa Iotti, Raffaella Pusceddu e Marina del Vecchio emerge in maniera palese come la condizione di miseria a cui sono costretti nel 2011 i contadini è frutto di leggi insensate o per meglio dire disegnate ad hoc per arrichire solo alcuni membri dell'elite politica e industriale, a scapito dell'intera economia del Belpaese.
Perchè gli industriali del pomodoro continuano a registrare profitti per centinaia di milioni di euro l'anno ed i poveri agricoltori non possono permettersi di raccogliere i pomodori pachino, che hanno un valore di mercato di 0.30 centesimi, tenendo presente che il costo di una cassetta per raccoglierli costa già 0.60 centesimi di euro?
Perchè esiste una legge italiana che consente ai pomodori prodotti in Cina ed esportati in Italia di essere etichettati come prodotto “made in Italy”, se sottoposti ad un semplice trattamento di acqua e sale?
Perchè continuiamo ad importare grano da altri Paesi se in Italia se ne produce a sufficenza?
Perchè negli ultimi 10 anni in Italia si è perso un territorio coltivabile pari alla superficie del Veneto, con conseguenze devastanti sulla stabilità delle case e delle infrastrutture che circondano questi campi abbandonati?
A questi e tanti altri quesiti risponderanno i bravi giornalisti di Presadiretta.
Se i pastori sardi protestano in migliaia una ragione c'è.
Speriamo che le loro ragioni possano divenire opinione pubblica, perchè è soltanto dalla base che può ripartire una nazione che si è messa in crisi da sola.
Se la AGEA continua a ricevere milioni e milioni di euro ogni anno dalla Comunità Europea a causa di censimenti truccati che stimano una quantità di mucche assolutamente falsa, dichiarando ad esempio che alcuni contadini, proprietari di solo 5 mucche che sopravvivono di stenti, secondo i loro documenti dovrebbero essere milionari perchè possessori di ben trentamila capi da latte.
Un'indagine a 360° tra i prodotti, un tempo chiamati “eccellenze italiane”, ma che adesso stanno portando sul lastrico una categoria indebitata e volutamente inscoltata dalla classe politica.
La presentazione di una categoria che si vergogna di tagliare l'uva ancora acerba dai vigneti, ma che non riesce a nascondere le lacrime di fronte alle telecamere. Contadini costretti a inaugurare il nuovo rituale della “vendemmia verde” perchè spiegano di guadagnare più da una pericolosa legge che paga 1300 euro per ogni ettaro di vigneto con grappoli “in eccesso”, che dalla costosissima raccolta, nei fatti molto meno remunerativa in termini economici.
Nulla può giustificare questa assurda situazione e questa scelta inumana, volta a impoverire l'Italia.
Perchè i contadini e tutti noi dovremmo pretendere delle risposte e lottare contro queste ingiustizie, perchè per dirla con le parole di una contadina che interviene in questo servizio: “è vero che siamo italiani, ma non siamo ladri”.
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