Indice Orto a scuola
CURA E GESTIONE ORTO:
MANUTENZIONE E LOTTA AI PARASSITI DELL'ORTO
Nei giorni successivi la piantumazione o la semina si dovrà porre particolare attenzione alle piante, fornendo loro la giusta quantità d'acqua (preferibilmente nelle ore serali o del primo mattino), cercando di non bagnare le foglie. Oltre agli innaffiamenti periodici quando le piante lo richiedono, le manutenzioni implicano principalmente l'estirpazione delle erbacce, la rimozione dalle piante di foglie o rami secchi e il controllo generale dello stato di salute. Le cosiddette erbe infestanti, se controllate avendo cura di estirparle prima che producano i semi, non costituiscono un grosso problema, tuttavia ci sono alcune specie cui bisogna eliminare radici e rizomi perché non si propaghino nel terreno. La protezione del suolo con materiale organico, la pacciamatura, può essere utile per mantenere
l'umidità del terreno evitando che il vento lo colpisca direttamente ed il sole lo essicchi; inoltre impedisce la crescita di malerbe e aumenta la quantità di humus nel terreno.
I parassiti dell'orto sono a volte un grosso cruccio per chi coltiva: bruchi divoratori di foglie e frutti, afidi, coleotteri, sono alcuni degli insetti più conosciuti e temuti nel giardino. Tranne in alcuni casi di infestazione acuta, il problema non è così grave come sembra: è possibile agirea monte dell'eventuale attacco parassitario limitando la presenza di questi insetti. Pratiche come la rotazione, la consociazione delle essenze ed una lavorazione autunnale del terreno sono molto utili per evitare che le nostre piante vengano aggredite da animali indesiderati. Il rispetto del piccolo .ecosistema giardino. e l.equilibrio che Madre Natura offre, risultano spesso la migliore forma di prevenzione e di controllo di tutto ciò che non desideriamo, ma che comunque esiste e fa parte dell'universo animale e vegetale. Il controllo dei parassiti delle piante orticole può avvenire anche per via diretta, estirpando la pianta o le sue parti più infestate; in altri casi sarà sufficiente armarsi di pazienza e allontanare i bruchi o altri insetti dannosi dalle piante. Una volta messo a punto, dovremo impegnarci a curare l'orto: pulizia dalle foglie e dai rami secchi, eliminazione delle malerbe, annaffiature, controllo visivo degli ortaggi per assicurarsi che stiano in salute, sono pratiche necessarie per mantenere in buono stato le piante.
Molti orticoltori osservano, dialogano mentalmente con le loro piante e traggono sicuramente benefici da questo rapporto ancestrale e istintivo con la Natura.
Nella realizzazione nell.ambito scolastico sarà molto importante nominare degli studenti (e, nelle vacanze estive, responsabilizzare il custode) incaricati del mantenimento e la cura delle essenze nell'orto. Attenzione: le piante messe in vasi e cassette sono più soggette alla disidratazione durante i mesi caldi, quindi le irrigazioni dovranno essere più frequenti.
RACCOGLIERE E CONSERVARE I SEMI
Conservare i semi sarà fondamentale per la conservazione dei vegetali ortensi e potrà avvenire lungo tutto l'arco dell'anno, anche se maggior bisogno di far scorta avviene in prossimità del tardo autunno. Alcune essenze sono piante perenni (es. il rosmarino o l.alloro) e perciò non necessitano di alcuna conservazione, ma buona parte dei prodotti orticoli sono annuali quindi, ove possibile, sarà molto utile conservarli. La conservazione avviene in campo o al chiuso.
Conservare i semi in campo. Si attua per quelle piante che possono sopportare i rigori invernali. Vegetali come il cavolo di Bruxelles, il porro, alcuni tipi di insalata, possono essere lasciati sul terreno e raccolti freschi quando occorre. Naturalmente nei mesi più freddi la crescita vegetativa si interrompe, ma comunque la pianta non muore. Per sopportare meglio le basse temperature alcune piante vengono rincalzate, ossia viene posta della terra attorno il fusto del vegetale, inoltre è possibile coprirle con film di tessuto-non tessuto, paglia, foglie, ramaglie.
Conservazione al chiuso. In cantina (possibilmente non in quelle di cemento dove l'umidità e il ricambio d'aria sono scarse) a temperature comprese tra i 14 e i 4 gradi centigradi. In inverno vanno anche bene locali non troppo umidi (es. per le cipolle) e piuttosto bui.
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