Indice Orto a scuola
Il ciclo della natura
Un orto a scuola?
Certamente. Coltivare pomodori, insalata, fagioli, zucchine è possibile quasi in ogni scuola, basta avere uno spazio dove far sviluppare le piante. Vasi, cassette, aiuole zen curate meticolosamente o grandi appezzamenti di terra, ovunque si può realizzare uno splendido orto.
Da diversi anni si sta osservando un ritorno alle coltivazioni orticole da parte delle famiglie con motivazioni più articolate rispetto al passato: l'orto come importante contributo all'alimentazione sana in modo economico, un piacevole svago dove è possibile rimanere con se stessi e rilassarsi, trovare il contatto con la natura che è sempre più distante dai centri abitati, stare all.aria aperta.
La scuola può farsi promotrice di queste buone pratiche stimolando gli studenti a realizzare qualcosa che dovranno sentire proprio.
Progettare verde nella scuola, appassionarsi ad altri esseri viventi come le piante curandone la crescita, sono elementi formativi non irrilevanti che hanno come protagonisti gli studenti e, con loro, i docenti. Con buona probabilità queste idee verranno inoltre trasferite nel balcone di casa o nell.orto dei nonni.
Nella nostra esperienza ci capita di incontrare ragazzini che non hanno mai toccato la terra, che non sanno prendere in mano un attrezzo e hanno poca confidenza con le piante. Il distacco dalla natura è tangibile in molti giovani e meno giovani, ma. nulla è perduto, anzi ci vuol poco per far recuperare il tempo smarrito accostando in modo proficuo e divertente gli alunni. La lavorazione del terreno, la semina, la cura e la manutenzione dei vegetali aiuteranno gli studenti ad essere responsabili verso un impegno, un progetto. Impegno che quasi sempre verrà gratificato con i risultati: frutti e verdure freschi coltivati in modo sano senza l'ausilio di additivi chimici e con sapori genuini tutti da gustare.
Perché l'agricoltura biologica? Negli ultimi anni si è osservato un miglioramento qualitativo degli alimenti vegetali grazie anche all'importanza raggiunta dal'agricoltura che si sottrae all'utilizzo di sostanze chimiche prodotte artificialmente quali fertilizzanti ed antiparassitari.
La coltivazione di piante rispettando la natura può essere denominata organica, biologica o biodinamica; queste tecniche permettono la crescita di piante sane e salutari senza l'aggiunta di additivi sintetici spesso dannosi agli animali ed alle persone.
Oltre ai benefici incommensurabili apportati dalla natura, e nel nostro caso particolare dalle piante orticole, non va dimenticato il valore estetico e sensorio che queste piante generano: colori, aromi e morfologie attirano simpatici insetti impollinatori, danno un senso di serenità e di armonia a cose, animali e persone.
Oggi si osserva un grande risveglio per l'orticoltura e la floricoltura, così pure la vendita ubiquitaria a prezzi ragionevoli di essenze orticole facilita la loro coltivazione nei più disparati spazi ed ambienti. Insieme al rinascere di questo desiderio di coltivare piante nei propri giardini e nei balconi è sorta la consapevolezza che la terra e tutto quello che ci vive in essa è un bene prezioso sempre più limitato dall.avanzare della cementificazione nelle campagne e dalla modificazione del paesaggio. Anche per questo motivo è stata realizzata la dispensa che state tenendo tra le mani.
Queste dispense di educazione ambientale del CREA Varese vogliono fornire una guida di facile consultazione, pratica e veloce, pensata per gli insegnanti e gli allievi (ma utile anche ai genitori), con l'intento di combinare la didattica e la formazione attraverso la realizzazione di un progetto concreto. Ci auguriamo che tutto ciò possa essere utile alla crescita dello studente.
IL CICLO DELLA VITA E DELLA NATURA
I vegetali svolgono un compito fondamentale in quanto immagazzinano l'energia solare attraverso la fotosintesi clorofilliana, assorbono anidride carbonica, producono ossigeno e alcune di esse (come le Leguminose), tramite i batteri azotofissatori, contribuiscono a fissare l'azoto libero nell'aria trasformandolo in quei composti necessari sia ad esse, sia agli altri esseri viventi. Allo stesso tempo le piante non potrebbero esistere senza gli animali. Moltissime piante che producono fiori e semi dipendono dagli animali, in particolare dagli insetti e dagli uccelli, per l'impollinazione e la disseminazione: senza gli animali esse non potrebbero riprodursi. Oltre a questo, c.è un fondamentale ciclo che collega piante ad animali in ogni stadio della vita: le piante assorbono anidride carbonica, che in quantità eccessiva ucciderebbe gli animali, ed emettono ossigeno, senza il quale gli animali non potrebbero vivere. In compenso, gli animali inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica, indispensabile alle piante. Gli animali mangiano le piante e, semplificando molto questi complicati processi, trasformano le sostanze di cui sono composte le piante in altre più complesse: le proteine vegetali, piuttosto semplici, vengono trasformate in proteine animali, assai più composite. Gli animali espellono quella parte di cibo che non possono assimilare direttamente sotto forma di escrementi che cadono sul terreno ed alimentano le piante. Le piante nutrono gli animali e questi le piante: è il perfetto ciclo della natura, senza il quale scomparirebbe la vita dal nostro pianeta. Non esiste, però, solo il ciclo animalipiante. Sono presenti altri cicli naturali che determinano l'incessante circolazione degli elementi nell'atmosfera terrestre come il ciclo dell.acqua e quello dell'azoto.
Con la fotosintesi clorofilliana i vegetali trasformano l.energia del sole in energia chimica che entra nella catena alimentare passando agli animali erbivori e quindi ai carnivori. Alla morte di questi ultimi i decompositori trasformano la materia organica contenuta nelle loro spoglie, restituendo all.ambiente gli elementi chimici in forma inorganica.
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Il ciclo della natura
Un orto a scuola?
Certamente. Coltivare pomodori, insalata, fagioli, zucchine è possibile quasi in ogni scuola, basta avere uno spazio dove far sviluppare le piante. Vasi, cassette, aiuole zen curate meticolosamente o grandi appezzamenti di terra, ovunque si può realizzare uno splendido orto.
Da diversi anni si sta osservando un ritorno alle coltivazioni orticole da parte delle famiglie con motivazioni più articolate rispetto al passato: l'orto come importante contributo all'alimentazione sana in modo economico, un piacevole svago dove è possibile rimanere con se stessi e rilassarsi, trovare il contatto con la natura che è sempre più distante dai centri abitati, stare all.aria aperta.
La scuola può farsi promotrice di queste buone pratiche stimolando gli studenti a realizzare qualcosa che dovranno sentire proprio.
Progettare verde nella scuola, appassionarsi ad altri esseri viventi come le piante curandone la crescita, sono elementi formativi non irrilevanti che hanno come protagonisti gli studenti e, con loro, i docenti. Con buona probabilità queste idee verranno inoltre trasferite nel balcone di casa o nell.orto dei nonni.
Nella nostra esperienza ci capita di incontrare ragazzini che non hanno mai toccato la terra, che non sanno prendere in mano un attrezzo e hanno poca confidenza con le piante. Il distacco dalla natura è tangibile in molti giovani e meno giovani, ma. nulla è perduto, anzi ci vuol poco per far recuperare il tempo smarrito accostando in modo proficuo e divertente gli alunni. La lavorazione del terreno, la semina, la cura e la manutenzione dei vegetali aiuteranno gli studenti ad essere responsabili verso un impegno, un progetto. Impegno che quasi sempre verrà gratificato con i risultati: frutti e verdure freschi coltivati in modo sano senza l'ausilio di additivi chimici e con sapori genuini tutti da gustare.
Perché l'agricoltura biologica? Negli ultimi anni si è osservato un miglioramento qualitativo degli alimenti vegetali grazie anche all'importanza raggiunta dal'agricoltura che si sottrae all'utilizzo di sostanze chimiche prodotte artificialmente quali fertilizzanti ed antiparassitari.
La coltivazione di piante rispettando la natura può essere denominata organica, biologica o biodinamica; queste tecniche permettono la crescita di piante sane e salutari senza l'aggiunta di additivi sintetici spesso dannosi agli animali ed alle persone.
Oltre ai benefici incommensurabili apportati dalla natura, e nel nostro caso particolare dalle piante orticole, non va dimenticato il valore estetico e sensorio che queste piante generano: colori, aromi e morfologie attirano simpatici insetti impollinatori, danno un senso di serenità e di armonia a cose, animali e persone.
Oggi si osserva un grande risveglio per l'orticoltura e la floricoltura, così pure la vendita ubiquitaria a prezzi ragionevoli di essenze orticole facilita la loro coltivazione nei più disparati spazi ed ambienti. Insieme al rinascere di questo desiderio di coltivare piante nei propri giardini e nei balconi è sorta la consapevolezza che la terra e tutto quello che ci vive in essa è un bene prezioso sempre più limitato dall.avanzare della cementificazione nelle campagne e dalla modificazione del paesaggio. Anche per questo motivo è stata realizzata la dispensa che state tenendo tra le mani.
Queste dispense di educazione ambientale del CREA Varese vogliono fornire una guida di facile consultazione, pratica e veloce, pensata per gli insegnanti e gli allievi (ma utile anche ai genitori), con l'intento di combinare la didattica e la formazione attraverso la realizzazione di un progetto concreto. Ci auguriamo che tutto ciò possa essere utile alla crescita dello studente.
IL CICLO DELLA VITA E DELLA NATURA
I vegetali svolgono un compito fondamentale in quanto immagazzinano l'energia solare attraverso la fotosintesi clorofilliana, assorbono anidride carbonica, producono ossigeno e alcune di esse (come le Leguminose), tramite i batteri azotofissatori, contribuiscono a fissare l'azoto libero nell'aria trasformandolo in quei composti necessari sia ad esse, sia agli altri esseri viventi. Allo stesso tempo le piante non potrebbero esistere senza gli animali. Moltissime piante che producono fiori e semi dipendono dagli animali, in particolare dagli insetti e dagli uccelli, per l'impollinazione e la disseminazione: senza gli animali esse non potrebbero riprodursi. Oltre a questo, c.è un fondamentale ciclo che collega piante ad animali in ogni stadio della vita: le piante assorbono anidride carbonica, che in quantità eccessiva ucciderebbe gli animali, ed emettono ossigeno, senza il quale gli animali non potrebbero vivere. In compenso, gli animali inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica, indispensabile alle piante. Gli animali mangiano le piante e, semplificando molto questi complicati processi, trasformano le sostanze di cui sono composte le piante in altre più complesse: le proteine vegetali, piuttosto semplici, vengono trasformate in proteine animali, assai più composite. Gli animali espellono quella parte di cibo che non possono assimilare direttamente sotto forma di escrementi che cadono sul terreno ed alimentano le piante. Le piante nutrono gli animali e questi le piante: è il perfetto ciclo della natura, senza il quale scomparirebbe la vita dal nostro pianeta. Non esiste, però, solo il ciclo animalipiante. Sono presenti altri cicli naturali che determinano l'incessante circolazione degli elementi nell'atmosfera terrestre come il ciclo dell.acqua e quello dell'azoto.
Con la fotosintesi clorofilliana i vegetali trasformano l.energia del sole in energia chimica che entra nella catena alimentare passando agli animali erbivori e quindi ai carnivori. Alla morte di questi ultimi i decompositori trasformano la materia organica contenuta nelle loro spoglie, restituendo all.ambiente gli elementi chimici in forma inorganica.
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