Indice Mare
Perchè il mare è salato?
La continuaerosione delle coste, l'apporto fluviale ed il rimescolamento sul fondo hanno contribuito in maniera sostanziosa, nell'arco dei millenni, alla formazione dei sali nell'acqua di mare. Dato che tutti gli oceani ed i mari sono in collegamento ed in continuo movimento, la distribuzione percentuale dei sali è costante, mentre la loro concentrazione totale, cioè se un mare è più o meno salato, può variare essendo influenzata da vari fattori come l'evaporazione o l'apporto di acque dolci (piogge, fiumi, scioglimento dei ghiacci)
Nel mare vivono moltissimi animali, alcuni dei quali si possono vedere anche sulla spiaggia o sugli scogli. La maggior parte di essi è rappresentata da invertebrati, animali senza colonna vertebrale; la parte minore è invece costituita da animali vertebrati cioè muniti di colonna vertebrale.
Molte sono dunque le specie di animali che vivono nel mare; fra essi ricordiamo:
• gli Echinodermi, come le stelle di mare e i ricci marini, il cui corpo e ricoperto da una serie di piastre che forma una specie di corazza;
• i Crostacei, come i gamberi, i granchi e le aragoste. Essi hanno uno scheletro esterno chiuso, come una vera e propria scatola. I crostacei che si muovono hanno piccole antenne e otto zampe;
• i Molluschi, come il polpo, la seppia e le vongole. Hanno un corpo molle che in alcune specie è protetto da un guscio; il guscio è fabbricato dall’animale e cresce con lui. Le conchiglie che si trovano sulla spiaggia sono proprio lo "scheletro" di questi animali. La seppia ha una specie di conchiglia interna, il cosiddetto "osso di seppia";
• i Pesci, animali vertebrati che vivono e si riproducono solo nell’acqua; respirano per mezzo delle branchie che catturano l’ossigeno disciolto nell’acqua.
Sono considerati vertebrati perché hanno la colonna vertebrale. La temperatura del loro corpo dipende da quella dell’ambiente, e se essa cambia bruscamente si possono ammalare. Il corpo dei pesci è ricoperto da squame. Le pinne, insieme alla coda, permettono loro di nuotare e di spostarsi nell’acqua.
ECHINODERMI
Il sistema nervoso è policentrico.
In essi, non si differenzia una testa ed i loro corpi tondeggianti sono organizzati con un criterio simile a quello che si usa per costruire una ruota.
Il cetriolo di mare o oloturia sta abitualmente appoggiato su un lato del suo corpo allungato e si muove strisciando alla stessa guisa di un verme.
Gli echinodermi hanno, all'interno del corpo, un solo sistema di canali acquiferi, che servono loro per respirare, per catturare la preda e per la locomozione.
Le stelle di mare si servono delle ventose anche per aprire le conchiglie dei molluschi.
Gli echinodermi posseggono due diversi sistemi di difesa: gli aculei e i pedicelli.
Gli aculei del riccio di mare sono così lunghi e sottili che esso finisce col sembrare una palla irta di aghi. Proprio come la polvere si raccoglie tra le frange di un tappeto, i detriti di varia natura possono fermarsi tra questi aculei. Quando un frammento o un piccolo animale si posa sopra un echinoderma, i pedicelli lo spostano. Soltanto il cetriolo di mare possiede le piastre calcaree sparse nella pelle, che riveste il suo morbido corpo. Per la cattura del cibo, i cetrioli di mare proiettano fuori dal loro corpo dei tentacoli.
RICCIO
Il diametro del guscio del riccio di mare varia con la specie dai 7 cm sino ai 60 cm. In media il riccio di mare vive otto anni. Lo spostamento avviene molto lentamente mediante gli aculei, mentre i pedicelli ambulacrali tastano il terreno alla ricerca di cibo e grazie alle ventose aderiscono alla roccia. La stella di mare è il principale nemico del riccio di mare. Per lei gli aculei non sono un problema, infatti li scioglie con i succhi gastrici e mangia l’interno del riccio.
MOLLUSCHI
L'etimologia del termine si deve al latino mollis ("molle"), attributo che ben si addice al corpo muscoloso e privo di scheletro interno tipico di questi animali.
POLPO
Grazie a una doppia fila di ventose sui tentacoli, il polpo (Octopus vulgaris) è perfettamente in grado di aprire una bottiglia d’acqua. E quando alcuni studiosi hanno provato a rinchiudere in un barattolo una preda di cui lui va goloso, l’ha aperto senza esitazioni, divorandosi tutto il contenuto.
Spruzzano inchiostro per difendersi:
Quasi tutte le specie degli Octopus vulgaris posso creare una fitta nube di inchiostro che disorienta gli avversari e concede loro un notevole vantaggio sulla fuga.
Possiedono particolari cellule chiamate cromatofori che gli permettono di confondersi con il loro habitat:
Un polpo ha tre cuori:
Due sono utilizzati per fornire costantemente sangue ai polmoni,l'altro pompa il sangue in tutto il corpo.
Vivono poco:
La loro vita è una delle più brevi del creato,può andare dai 6 mesi ai 5 anni.
- Si muovono sia strisciando che per propulsione a getto:
Se devono andare piano si limitano a strisciare,altrimenti,se servono rapidi scatti,dal loro mantello espellono dei getti d'acqua che li muovono in avanti ( un po come i razzi )
Il polpo vive nei fondali rocciosi e ciottolosi, spesso molto vicino a distese sabbiose. Lo si può trovare da pochi metri di profondità fin ad oltre 100. Scava una tana nel substrato, spesso utilizzando una spaccatura o una cavità fra le rocce del fondo, da cui esce solo nelle ore notturne per procurarsi il cibo. La sua dieta è costituita da molluschi, crostacei e pesci, che cattura con i lunghi tentacoli. La riproduzione avviene alla fine dell’inverno, con gli animali che raggiungono il sottocosta per deporre le numerosissime uova (da 150.000 a 400.000). Queste, racchiuse in lunghi cordoni gelatinosi, fissati alle pareti della tana, sono custodite dalla femmina, che non si nutre, talvolta non sopravvivendo all’impegno riproduttivo, per un periodo che può arrivare a due mesi.
Per sfuggire ai predatori (murene e cernie, ad esempio), il polpo può autonomamente recidere uno dei suoi tentacoli, garantendosi la fuga, in genere coperta da ripetuti getti d’inchiostro. I tentacoli recisi ricresceranno, comunque, rapidamente.
COZZA:
È un mollusco lamellibranco, dotato cioè di branchie a lamelle che assorbono l'ossigeno per la respirazione e che trattengono contemporaneamente il cibo per l'alimentazione, costituita soprattutto da plancton e particellato organico in sospensione.
La valva, composta principalmente da carbonato di calcio, si presenta esternamente di colore nero o nero-viola.
La distinzione tra i due sessi è possibile grazie all'osservazione del colore del mantello stesso, il quale, una volta raggiunta la piena maturità sessuale, si presenta di colore giallo crema nei maschi e di colore rosso arancio nelle femmine.
Nella cottura i mitili devono necessariamente aprirsi in modo tale da far fluire il calore nel cuore del mollusco uccidendo tutti i batteri. La credenza che il succo di limone spruzzato sul mollusco uccida i batteri è assolutamente infondata, dato che per eliminare tutti i batteri il succo di limone impiegherebbe diverse ore, o addirittura giorni .
Nel loro ambiente le cozze sono degli importanti organismi marini capaci di filtrare l'acqua del mare e da essa trarre nutrimento. Tra i principali antagonosti delle cozze in mare abbiamo le orate, pesci aiutati da un imponente apparato boccale capace di schiacciare la cozza e di mangiarne solo la parte edule schiacciando e sputando ripetutamente il tutto.
L’unico limite alla loro adattabilità è la temperatura: non riescono a sopravvivere in acque troppo calde; 28 gradi è il loro limite massimo. Come i pesci, respirano attraverso le branchie e per alimentarsi filtrano l’acqua circostante traendone nutrimento. Ciò comporta, logicamente, che se le acque in cui vivono sono sporche, assumeranno anche le sostanze tossiche in queste contenute. Attraverso un ciclo di crescita ben articolato, il mitilo, che vive in genere quattro anni.
Le cozze, come già detto, filtrano l’acqua in cui vivono per trarne sostentamento; questa loro caratteristica, unita al fatto che si tratta di animali stanziali e che si trovano in grandi quantità un po’ ovunque, fa di esse degli ottimi “bioindicatori”, ovvero, dei termometri viventi dello stato delle acque. La cozza - e a questo scopo è stato scelto in particolare il Mytilus galloprovincialis.
Accumula dentro di sé il prodotto del filtraggio dell’acqua e da qui ha preso il nome di “bioaccumulatore”. In caso di inquinamento è possibile trovare in questi animali residui di mercurio, piombo, cromo, ma anche di organismi come la salmonella o altri agenti patogeni. Dunque, i mitili vengono utilizzati con successo dai ricercatori per monitorare lo stato delle acque. Naturalmente questa loro funzione non deve far temere per la nostra salute, perché le cozze destinate al consumo alimentare sono allevate in tratti di mare continuamente monitorati e selezionati per le loro caratteristiche di pulizia.
Dopo l’epidemia di colera che colpì Napoli negli anni Settanta, proprio a causa del consumo di mitili crudi, e vari casi di colera a Bari tra il 1992 ed il 1994, le leggi sono molto severe in fatto di allevamento e consumo.
CONCHIGLIA
La conchiglia è una costruzione in carbonato di calcio posta a protezione o a sostegno di alcune famiglie di invertebrati. Ha forme e colori diversissimi caratterizzanti la specie che la produce.
Comunemente si crede che le conchiglie siano «case» che animali acquatici (prevalentemente marini) o terrestri (le chiocciole) si portano dietro come roulottes in cui trovano rifugio e protezione. In realtà le conchiglie sono lo scheletro esterno di animali appartenenti al tipo (o phylum) dei Molluschi. Lo scheletro, come è noto, ha la funzione essenziale di sostenere le parti molli dell'organismo. La maggior parte degli animali che siamo abituati a vedere, e cioè i Vertebrati (uomo compreso), possiede uno scheletro che viene originato da tessuti interni all'organismo, e per questo motivo si chiama endoscheletro. I Molluschi, invece, come molti altri animali tra cui per esempio i Crostacei e gli Insetti, formano lo scheletro esternamente al proprio corpo, per mezzo di cellule cutanee. Tale scheletro è perciò chiamato . Esoscheletro.
Nonostante le conchiglie abbiano le forme più svariate e le dimensioni più diverse, il processo attraverso il quale si formano è sostanzialmente identico.
Non tutti i Molluschi viventi formano la conchiglia. In quelli che ne sono provvisti, fin dallo stadio embrionale si differenziano nella regione dorsale alcune cellule ghiandolari che danno origine al primo abbozzo di conchiglia. Successivamente, l'accrescimento della conchiglia stessa è prodotto dal mantello (o pallio), che è simile a un ripiegamento o duplicatura cutanea ricoprente in maniera più o meno estesa il corpo del Mollusco.
QUALITA' PARTICOLARI degli abitanti del mare:
Il mimetismo animale e la simbiosi
Per mimetismo animale si intende un particolare esempio di adattamento all’ambiente per trarne un vantaggio evolutivo. Il termine deriva da un verbo greco che vuol dire “imitare”: l’animale o il vegetale infatti si nasconde “imitando” lo sfondo ambientale o un altro animale/vegetale molto più pericoloso.
Perché alcune specie usano tali stratagemmi? Per nascondersi da un predatore o al contrario per non farsi vedere dalla preda durante l’avvicinamento, o in ultima analisi per dissuadere un predatore. Nel caso delle piante, alcune specie di orchidee imitano l’addome della femmina della vespa per favorire l’impollinazione.
La simbiosi fra organismi differenti può consentire ad alcune specie di vivere in ambienti altrimenti ostili, e può dunque essere un potente meccanismo di cambiamento evolutivo. Questo è particolarmente vero nelle profondità marine, dove la sopravvivenza richiede a volte capacità che i singoli animali non possiedono.
In mare, tra gli organismi più noti che svolgono tale ruolo, ci sono diversi crostacei che ripuliscono pesci di ogni dimensione e “carattere”. Si tratta di una simbiosi mutualistica in cui il pulitore trae sostentamento da parassiti esterni, da batteri, da tessuti malati o feriti, o da avanzi di cibo che elimina dai pesci che lo ospitano; quest’ultimi, venendo liberati da materiali indesiderati, traggono notevole giovamento da un simile trattamento ma, affinché il crostaceo o il pesce possa svolgere tali mansioni, occorrono dei presupposti comportamentali e conoscitive reciproci senza i quali sarebbe impensabile che un predatore come la murena possa farsi ripulire la bocca da piccoli crostacei senza ingerirli.
Molti pesci possiedono la vescica natatoria, una specie di sacchetto interno che può riempirsi o svuotarsi d’aria. Più la vescica è gonfia, più il pesce sale verso la superficie; meno è gonfia, più il pesce scende in profondità. Gli squali, che non la possiedono, per mantenersi vicino alla superficie sono costretti a nuotare continuamente. I pesci respirano l’ossigeno presente nell’acqua che dalla bocca arriva alle branchie, situate ai lati della testa. La riproduzione dei pesci avviene tramite uova che possono galleggiare e fluttuare nell’acqua o fissarsi alle piante e agli scogli sommersi.
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