ACQUA IN BOTTIGLIA E SPRECHI D'ACQUA IN ITALIA
Notizie Acqua
In Italia abbiamo 325 etichette e 192 fonti di minerale. Molti ecologisti definiscono l’acqua una “follia ambientale”: Considerano infatti assurdo impacchettare un prodotto come l’acqua (ingombrante, voluminoso, ma economico) e trasportarlo per il mondo su mezzi pesanti. Si vende acqua americana in Giappone e quella indiana negli Stati Uniti. Acque minerali e potabili viaggiano per il globo e oltre a sprecare un’enorme quantità di energia, si accelerano i cambiamenti climatici che minacciano le risorse idriche del pianeta e che in futuro scateneranno una grave crisi mondiale. Si stima che nel nostro Paese i camion incaricati del trasporto d'acqua effettuino 280.000 viaggi dalle sorgenti alpine e quelle meridionali per distribuire l’acqua. Una bottiglia di acqua San Pellegrino prima di arrivare in tavola percorre anche 600 km. Nonostante gli avvertimenti, il mercato dell'acqua è in continua crescita. Nel 2006 sono stati prodotti 12,2 miliardi di litri d’acqua minerale, con un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente, per un giro d’affari di 3,2 miliardi di euro.
L’acqua in bottiglia è un grande business, basti pensare che alcune multinazionali ricavino profitti pari al 40% di quelli del settore petrolifero, gestendo solo il 5% dei servizi idrici mondiali. Anche le caraffe filtranti sono una valida alternativa all’acqua in bottiglia: riducono la presenza di cloro e di calce ed eliminano gli ioni ed i metalli pesanti. Le bottiglie di vetro sono le più sane e i vuoti vengono ritirati a ogni consegna e riutilizzati; la plastica infatti rilascia sostanze nell’acqua se esposta a calore e usura, ma ha il vantaggio di pesare meno riducendo di conseguenza il consumo di carburante per il trasporto. Sotto la bottiglia di plastica appare spesso un numero che indica quante volte può essere riutilizzata prima di rilasciare sostanze nocive. Nel 2004 in Italia in più alto consumo mondiale di acqua in bottiglia ..ben 184 cada persona..contro una media mondiale di 16 litri.
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In Italia abbiamo 325 etichette e 192 fonti di minerale. Molti ecologisti definiscono l’acqua una “follia ambientale”: Considerano infatti assurdo impacchettare un prodotto come l’acqua (ingombrante, voluminoso, ma economico) e trasportarlo per il mondo su mezzi pesanti. Si vende acqua americana in Giappone e quella indiana negli Stati Uniti. Acque minerali e potabili viaggiano per il globo e oltre a sprecare un’enorme quantità di energia, si accelerano i cambiamenti climatici che minacciano le risorse idriche del pianeta e che in futuro scateneranno una grave crisi mondiale. Si stima che nel nostro Paese i camion incaricati del trasporto d'acqua effettuino 280.000 viaggi dalle sorgenti alpine e quelle meridionali per distribuire l’acqua. Una bottiglia di acqua San Pellegrino prima di arrivare in tavola percorre anche 600 km. Nonostante gli avvertimenti, il mercato dell'acqua è in continua crescita. Nel 2006 sono stati prodotti 12,2 miliardi di litri d’acqua minerale, con un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente, per un giro d’affari di 3,2 miliardi di euro.
L’acqua in bottiglia è un grande business, basti pensare che alcune multinazionali ricavino profitti pari al 40% di quelli del settore petrolifero, gestendo solo il 5% dei servizi idrici mondiali. Anche le caraffe filtranti sono una valida alternativa all’acqua in bottiglia: riducono la presenza di cloro e di calce ed eliminano gli ioni ed i metalli pesanti. Le bottiglie di vetro sono le più sane e i vuoti vengono ritirati a ogni consegna e riutilizzati; la plastica infatti rilascia sostanze nell’acqua se esposta a calore e usura, ma ha il vantaggio di pesare meno riducendo di conseguenza il consumo di carburante per il trasporto. Sotto la bottiglia di plastica appare spesso un numero che indica quante volte può essere riutilizzata prima di rilasciare sostanze nocive. Nel 2004 in Italia in più alto consumo mondiale di acqua in bottiglia ..ben 184 cada persona..contro una media mondiale di 16 litri.
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