REALIZZARE UN ORTO
Indice Orto a scuola
LA MORFOLOGIA DELLE PIANTE
Le piante possono avere un ciclo di vita annuale, biennale o perenne. Le prime crescono e si sviluppano in un solo anno e quindi, alla fine del loro ciclo vegetativo, periscono e ogni anno devono essere seminate o piantate.
Altre essenze hanno un ciclo biennale, riuscendo a passare il periodo del freddo invernale. Le varietà perenni vivono per diversi anni. Buona parte degli ortaggi coltivati nei climi continentali come il nostro hanno durata annuale o biennale.
Le piante orticole ci offrono un.infinità di sostanze importanti alla nostra dieta: zuccheri, proteine, fibre, ma soprattutto sali minerali, acqua e vitamine.
Dal punto di vista dell'orticoltura, differenti sono le parti della pianta che vengono utilizzate.
A seconda dell'essenza vengono prelevati radici, foglie, fusti, fiori, frutti e semi. Le vediamo insieme in modo sintetico.
Radice: svolgono per lo più la specifica funzione di assorbire dal suolo le sostanze nutritiveindispensabili alla crescita ed alla vita. Si tratta di acqua, che contiene disciolti in essa sostanze minerali come gli oligoelementi, l'azoto e il potassio. Le radici servono anche per ancorare la pianta al terreno e per immagazzinare le sostanze di riserva. Una tipica radice commestibile è la carota.
Fusto: ha la funzione prevalente di reggere la pianta e di veicolare le sostanze nutritive. Esso può diventare legnoso e coriaceo con il tempo. Come per le radici e per le foglie può avere funzione di riserva degli elementi nutritivi.
Foglia: è l.organo della traspirazione, dell'assimilazione e della respirazione della pianta. Generalmente è costituita da un picciolo che si allarga in un lembo di colore verde, attraversato da nervature. Le lattughe, le cicorie, gli spinaci sono tipiche foglie commestibili utilizzate in orticoltura.
Fiore: i fiori segnano uno stadio importante per lo sviluppo della pianta, in quanto assicurano la continuazione della specie. Sono gli apparati di riproduzione di molte essenze. Alcuni fiori vengono utilizzati in cucina come i fiori di zucchina o quelli del nasturzio.
Frutto: è il prodotto di molte piante che si sviluppa dopo la fecondazione del fiore. I pomodori, le melanzane, i peperoni sono tutti frutti dell'orto.
Seme: il semi commestibili basilari, appartenenti alla dieta di miliardi di esseri umani sono il riso ed il frumento. Prima che la pianta annuale muoia, concentra tutto il suo nutrimento nei semi che devono perpetuare la vita nelle generazioni successive. Alcuni semi orticoli come piselli e fagioli sono molto importanti per l'alimentazione umana, specie per chi sceglie l'apprezzabile via del vegetarianesimo.
REALIZZARE UN ORTO
Progettare verde e riempire gli spazi che verranno destinati al futuro orto è un momento importante nell'economia della costruzione di un orto a scuola quanto a casa. Innanzitutto bisogna considerare diversi aspetti, tra cui la quantità di spazio disponibile, la scelta degli ortaggi che si vorranno coltivare, la disposizione delle singole aiuole o appezzamenti, l'esposizione e l'ombra, il gusto estetico.
A differenza di una casa, nella scuola sarà necessario pianificare con attenzione anche il posizionamento dell'orto, in modo che sia non troppo vicino a spazi di gioco e di passaggio e che sia a portata di rubinetto per l'irrigazione.
Tenendo conto i gusti personali della maggioranza degli studenti-orticoltori, della quantità di tempo utilizzabile per la manutenzione dell'orto, della disponibilità del personale non docente ad irrigare nel periodo di vacanze estive, si individueranno le varietà maggiormente appropriate allo scopo.
Il coltivatore medio tende ad ottenere il maggior numero di prodotti orticoli cercando il più possibile di essere autosufficiente, almeno nei mesi caldi dell'anno.
Nel caso dell'orto a scuola, importante sarà ragionare sul fatto di assicurarsi prodotti pronti per la raccolta nei mesi in cui l'istituto rimane aperto e, a meno che non si facciano laboratori di cucina a scuola, pensare quali ortaggi non richiedono elaborate fasi di cottura.
I giovani orticoltori biologici dovranno inoltre selezionare le specie più rustiche che necessitano di meno acqua e che maggiormente resistono agli attacchi di malattie e parassiti.
Nella scelta delle varietà sarà utile attenersi ad una serie di semplici regole che saranno in grado di garantire buone rese senza impoverire eccessivamente il suolo.
• scegliere le specie che meglio si adattano al terreno ed al clima in cui si vive;
• non stancare il terreno coltivando varietà forti consumatrici di sostanze nutritive (pomodori, patate, cavoli) nella stessa aiuola per più anni;
• per preservare la struttura del terreno si consiglia di alternare piante a radice superficiale (insalate) con quelle a radice profonda (pomodoro);
• sospendere periodicamente la coltivazione delle piante se sono soggette a malattie e invasioni di parassiti.
Qui sotto presentiamo le principali essenze orticole con alcune loro caratteristiche.
PIANTA PERIODO DI SEMINA (all'aperto) TRAPIANTO PERIODO DISTANZA DISTANZA
DI RACCOLTA TRA FILE SULLA FILA
Basilico 4 (aprile) 6 (giugno) 4 (aprile)-6 (giugno) 6 (giugno)- 10 (ottobre) 40 cm 20 cm
Carota 3 – 7 - 6 – 10 20 2,5
Cavolo di Bruxelles - 6 - 9 8 – 12 70 40
Cavolo verza - 6 - 7 10 – 12 70 50
Cetriolo 3 – 7 3 – 7 7 – 10 130 50
Cicoria taglio 4 – 8 - 6 – 12 - -
Cicoria a palla 5 – 8 6 – 9 8 – 12 30 20
Cipolla estiva 2 – 4 - 7 – 10 20 10
Fagiolo nano 3 – 7 - 5 – 9 40 5
Fagiolo rampicante 4 - 7 - 6 – 10 90 20
Finocchio 6 – 8 6 – 8 9 – 11 50 20
Lattuga taglio 3 – 10 - 4 – 11 - -
Lattuga cappuccio 3 – 9 3 – 9 4 – 11 30 30
Melanzana - 4 – 5 7 – 10 180 80
Melone 3 – 5 4 – 6 7 – 10 180 80
Patata 2 – 3 - 5 – 9 60 30
Peperone - 4 – 6 8 – 10 80 40
Pisello 2 – 5 - 6 – 10 70 6
Pomodoro - 4 – 6 8 – 10 80 40
Porro 3 – 6 3 – 8 7 – 2 40 10
Prezzemolo 3 – 9 - 5 – 12 - -
Ravanello 3 – 9 - 5 – 11 15 -
Rucola 3 – 9 - 5 – 11 15 -
Sedano - 4 – 8 8 – 12 40 25
Spinacio 3 - 10 - 4 – 12 15 -
Valeriana 3 – 10 - 4 – 11 10 -
Zucca 3 – 6 4 – 7 8 – 11 300 100
Zucchino 3 – 7 6 - 10 100 60 -
1 . I mesi sono indicati con i numeri: 1 = gennaio, 2 = febbraio, 3 = marzo e così via.
Nel luogo dove si deciderà di seminare o piantare non sempre si troveranno le condizioni ottimali per ciascun vegetale, in tutti i casi converrà optare per una zona pienamente o mediamente soleggiata. L'esposizione al sole diretto verrà fornita alle piante eliofile (amanti della luce), mentre quelle meno desiderose del caldo sole estivo (es. le insalate) dovranno essere poste negli angoli più ombrosi. Dato che non è possibile quantificare una dimensione ottimale dell'orto, una volta censita la forza lavoro, gli ortaggi che si vogliono coltivare, un luogo dove conservare le attrezzature e le sementi, si tratterà di adeguare i progetti in base allo spazio disponibile.
- Piccolo orto o piccolissimo: coltivare un orto in grossi vasi e cassette, in un angolo della scuola o sul balcone è possibile, basta organizzare bene gli spazi ed essere consapevoli che la produzione di ortaggi sarà limitata. Bisognerà saper sfruttare ogni minima porzione di terreno coltivabile: le piante rampicanti (es. fagiolo rampicante, cetriolo) e quelle alte che necessitano di tutore (pomodori) dovranno essere poste sul fondo dell'aiuola, magari appoggiate a rastrelliere o al muro, mentre le varietà più piccole davanti (es. le erbe aromatiche e le insalate da taglio). È possibile anche appendere vasi e contenitori al soffitto, fissarli al muro o appoggiarli su davanzali. Ogni contenitore andrà bene per la coltivazione delle piante, a patto che sia perforato sul fondo per permettere la fuoriuscita dell'acqua ed il suo terreno ricco di concime. In molti orti si vedono zucchine rampicanti, zucche, fagioli che guadagnano un posto al sole. sopra le tettoie delle case! Negli spazi molto esigui diventa quasi d'obbligo realizzare accostamenti tra varietà diverse, magari nella stessa cassetta: carota-cipolla-ravanello, cetriolo-pomodoro, melanzanafagiolo
nano-peperone, zucchina-fagiolo, fragola-lattuga, ravanello-cavolo. Questa pratica, chiamata consociazione, può essere concretizzata nello stesso contenitore in file diverse per ortaggio o sulla stessa fila alternando le piante. Le varietà orticole da balcone più appropriate sono quelle a limitato sviluppo vegetativo come i cosiddetti mini ortaggi. quali i pomodori-ciliegia, piccoli cavolfiori, fagiolini e carotine. Anche l.insalata, i ravanelli, le erbe aromatiche ed i peperoncini piccanti sono molto
adatti all'orto in miniatura. Se la coltivazione avviene in piena terra, la scelta si allarga notevolmente, ma comunque bisogna tenere in considerazione che alcune piante (es. patate, pomodori, zucche) richiedono molto terreno e spazio.
• Orto medio e grande: se si è alle prime armi, tutti gli esperti consigliano di iniziare con un modesto appezzamento ben curato, per poi ingrandirsi gradatamente con il passare del tempo e il formarsi dell'esperienza. Un orto di media grandezza potrà contemplare un maggior respiro per la progettazione, la rotazione delle varietà e soprattutto l.introduzione di quasi tutte le specie orticole che si desiderano; inoltre si concederà maggior spazio per i vialetti tra le singole aiuole, consentendo un più facile movimento. Nei grandi orti si vedono lunghe file di patate, pomodori e altri ortaggi contornati da alberi da frutto: sono giardini ben tenuti che offrono una notevole produzione di commestibili. Attenzione alla pianificazione iniziale perchè un grande orto assorbe parecchio tempo e cure praticamente lungo tutto il periodo vegetativo delle piante. Non basta realizzare un piccolo orto, bisogna curarlo e mantenerlo attraverso l'intero periodo di vita. L'insufficienza di tempo dedicato alla manutenzione rischia di minare la prosperità del giardino e, di conseguenza, far fallire il progetto stesso.
VARIETÀ PIÙ ESIGENTI D'.ACQUA VARIETÀ MENO ESIGENTI D'ACQUA
Zucchino, melone, cetriolo, zucca, insalate, sedano, spinacio, peperone Pomodoro, aglio, asparago, patata
LAVORAZIONE DEL TERRENO
La lavorazione del suolo è un.operazione rilevante per lo sviluppo delle piante o dei semi che metteremo a dimora, sia che si tratti di un orto scolastico, sia che abbiamo a che fare con i vasi nel balcone di casa. Il terreno deve essere leggero e ben drenato per evitare ristagni di umidità e per favorire lo sviluppo radicale. Nel caso di un terreno incolto si dovranno primariamente rimuovere tutte le erbe infestanti, i sassi di grosse dimensioni e poi procedere ad un rivoltamento del suolo con l'ausilio della vanga (o una forca a lame piatte a seconda del terreno) nel caso di aiuole o con delle palette da giardiniere se si utilizzano dei vasi o delle ciotole. L'aerazione del suolo è un procedimento rilevante per l'ossigenazione e lo sviluppo delle radici. Se il terreno è già stato smosso o si utilizza terreno nuovo per riempire i vasi sarà sufficiente l'uso di una zappetta o di un rastrello per frantumare ulteriormente le zolle di terra e livellare l'impianto. Il periodo migliore per la lavorazione della terra è a fine autunno, prima delle gelate invernali, facendo attenzione che il terreno non sia troppo umido né eccessivamente secco. È comunque possibile vangare il terreno anche in primavera. Se il terreno è molto compatto e duro da lavorare si può chiedere l.aiuto di qualche adulto.
La sistemazione del terreno procede in maniera similare sia che si tratti di un grande orto, sia che lavoriamo con contenitori di dimensioni più limitate. Dopo la pulizia dalle erbacce e dai sassi si delimita l'appezzamento e si sparge sopra del terricciato proveniente da compost o da letame maturo. Si asporta la terra da una prima striscia dell'aiuola caricandola su una carriola o in secchi vuoti e quindi, con una vanga o una forca a lame piatte (se il terreno è argilloso), si rivolta il terreno mescolandolo con il concime nella striscia svuotata. Il lavoro procede girando via via terreno e fertilizzante su una striscia di terreno appena vangata.
Nella lavorazione a letto profondo gli esperti consigliano di smuovere con una forca anche il terreno sottostante la fossa scavata nella quale verrà rivoltata la zolla di terra e concime. Questo sistema permette di aerare maggiormente il suolo facilitando la penetrazione in profondità dell'apparato radicale.
Altre linee di pensiero suggeriscono di lavorare (e quindi girare) meno possibile il terreno smuovendolo semplicemente con una forca a lame piatte per favorire la sua aerazione e procedendo con una concimazione di superficie. Chi dovrà piantare le essenze nei vasi non farà altro che rimuovere i primi 5-10 centimetri di terreno di superficie, mettere il concime organico e poi coprire col terreno precedentemente asportato. Una volta lavorato e fertilizzato il terreno si livellerà l'appezzamento con un rastrello metallico. In primavera sarà sufficiente rimuovere le eventuali erbe infestanti cresciute durante l'inverno con il rastrello o con una paletta ed il terreno è pronto per la semina o l'eventuale piantumazione.
SISTEMAZIONE DELLE AIUOLE E ROTAZIONE DELLE COLTURE
Diversi sono i metodi di sistemazione delle piante all'interno del proprio orto, ma tutti gli orticoltori convengono su una cosa: la rotazione delle colture è fondamentale. Per rotazione si intende seminare o piantare i vegetali variando ogni anno l'aiuola dove vengono messi a dimora. Ponendo nel terreno sempre la stessa pianta otterremo il suo impoverimento perché l.essenza assorbe dal suolo determinate sostanze e ne cede altre. Molti terreni agricoli sono stati rovinati causa la dannosa pratica della monocoltura. Le aiuole dovranno essere dislocate in modo tale da ricevere la maggior quantità di sole possibile; la larghezza degli appezzamenti può variare da 1,20 m a dimensioni leggermente maggiori. La lunghezza è variabile e comunque può raggiungere diversi metri senza problemi. L'importante è che ai lati del terreno coltivabile venga tracciato un sentiero di 40-60 cm. Il passaggio eviterà che il suolo venga calpestato (e quindi compattato) inutilmente, agevolando tutte le operazioni nel nostro giardino. La rotazione dipende dalla tipologia di vegetali che vengono messi a dimora e può essere biennale, triennale o quadriennale. Le ultime due sono le più diffuse nell.ambito orticolo. In pratica bisogna formare tre o quattro aiuole (o gruppi di aiuole) di grandezza variabile dove .far girare. le piante anno dopo anno. Per esempio nel primo anno, nell'appezzamento numero 1 verranno messi degli ortaggi, nel secondo altri di diversa tipologia e così nel terzo e nel quarto. L.anno successivo i vegetali che erano stati seminati nell' aiuola numero 1 passeranno nella 2, quelli della 2 nella 3, quelli della 3 nella 4 e quelli della 4
nella 1. Dopo quattro anni il ciclo torna al punto di partenza. Nella aiuola 1 possono essere messe le patate, nella 2 ortaggi da radice (ravanelli, carote.), nella 3 ortaggi da foglia e da frutto (pomodori, insalate.) e nella 4 legumi e cavoli. Nei piccoli orti generalmente non si seminano le patate quindi la rotazione diventa triennale. Per chi è alle prime armi consigliamo di compilare un diario dove registrare per ogni aiuola le rotazioni effettuate. Per le piante aromatiche una sistemazione consigliata è quella di un'aiuola o vasca rialzat€a costruita con mattoni, pietre o cemento e riempita di terreno ben drenato. Dato che le piante aromatiche hanno anche una funzione decorativa, si possono inserire con un notevole effetto visivo in un giardino roccioso. Importante sarà rispettare le esigenze in fatto di luce e umidità di ciascuna pianta posizionando quelle più resistenti nei luoghi esposti e curando le erbe più delicate. Nel caso della realizzazione di un’unica aiuola si dovrà inoltre prestare attenzione alla distanza tra le piante, al loro vigore vegetativo ed alla loro altezza, permettendo a tutte le essenze di crescere liberamente.
Le piante possono essere seminate o piantumate a seconda delle esigenze e del tempo a disposizione; le pianticelle si trovano in commercio nei negozi, dai vivaisti o nella grande distribuzione. In quest.ultimo punto di vendita bisognerà constatare con attenzione lo stato di salute delle piante, la loro crescita, le eventuali malattie e se sono state sottoposte a stress idrici, colpi di caldo o di freddo e carenza di luce. Generalmente il vivaista di fiducia fornisce maggiori garanzie di qualità rispetto alla grande distribuzione. Le semina dei prodotti orticoli avviene per quelle varietà che soffrono il trapianto o che sono di limitate dimensioni; la posa del seme si pratica a spaglio o in postarelle lungo tutto l'arco dell'anno tranne nel periodo freddo. Bisogna avere cura di interrare la semente ad una profondità una-due volte le dimensioni del seme. Per favorire la germinazione il suolo dovrà essere tenuto costantemente umido. Nel caso le piantine fossero troppo fitte, è consigliabile il diradamento; questo favorirà una corretta crescita di tutte le piante. Se si acquistano le pianticelle (es. pomodoro o cetriolo) sarà sufficiente scavare una buca nel terreno precedentemente lavorato, bagnare l'interno dello scavo e, quando l'acqua è stata assorbita, interrare le radici innaffiando ancora il suolo. La pianta deve essere interrata fino alla porzione denominata colletto (dove finiscono le radici ed inizia il fusto).
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